Tra i simboli più importanti di Andria ricordiamo: il famoso Castel del Monte, Palazzo Ducale, Porta S. Andrea, la Torre dell’Orologio e il Monumento dei Caduti.
Patrimonio dell’UNESCO, il Castel del Monte fu costruito nel 1240 per volere dell’imperatore Federico II di Svevia. Nei secoli, il maniero di forma ottagonale è stato adibito agli usi più disparati: castrum utile al controllo del territorio, sede di fastose nozze, prigione, ma anche rifugio di pastori e briganti.
Il Palazzo Ducale, sorge a ridosso dell’abside della Cattedrale di Andria, nel centro storico. L’aspetto attuale fu dato da Fabrizio Carafa nel XVI secolo, quando fu ampliato e assunse un aspetto principesco.
La Porta di Sant’Andrea è l’unica superstite delle quattro porte della città e ricorda il legame tra Andria e Federico II di Svevia. La struttura attuale è stata costruita nel 1593 e sulla sommità della facciata tardo- rinascimentale si trova incisa la seguente iscrizione: “Imperator Federicus ad Andrianos: Andria fidelis nostris affixa medullis”.
Questa porta è chiamata dal volgo anche con il nome di “Arco di Federico”. La Torre dell’Orologio, sita in via Corrado IV di Svevia, nei pressi della chiesa di Santa Maria Mater Gratiae, fu eretta al tempo di Francesco II del Balzo su una probabile torre di avvistamento.
Il Monumento dei Caduti eretto nel 1930, sorge al centro del Parco della Rimembranza, detto così perché vi furono piantati 800 alberi in memoria degli andriesi caduti nella guerra del 1915-18.
Nel 1968, il giardino fu ribattezzato col nome di Parco IV Novembre.
La cattedrale di Santa Maria Assunta fu costruita alla fine dell’XI secolo, quando era conte di Andria Goffredo d’Altavilla. Prima di questa costruzione, sullo stesso luogo vi era un’altra chiesa, ovvero l’attuale cripta. Qui, sono state sepolte due delle mogli dell’imperatore Federico II di Svevia: Jolanda di Brienne ed Isabella d’Inghilterra. Dopo i recenti restauri (2005-2008), sono state riaperte e rese fruibili otto delle dieci cappelle laterali, costruite sul finire del XV secolo. Una cappella degna di nota è quella dedicata a San Riccardo, dove sono conservate le reliquie del Santo Patrono di Andria.
Molto importante è anche la cappella della Sacra Spina, reliquia donata nel 1308 da Beatrice d’Angiò e si ritiene che sia appartenuta alla corona di Cristo.
Ciò è confermato dal fatto che, quando il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, coincide con il Venerdì Santo, essa diventa prodigiosa. Durante l’ultimo prodigio nel 2005, la Spina ha mostrato dei cambiamenti cromatici anomali.
“imperator federicus ad andrianos: andria fidelis nostris affixa medullis”
l’imperatore federico agli andriesi: andria fedele, legata ai nostri cuori