L’olio extravergine d’oliva, per merito dei composti fenolici presenti, esercita un effetto benefico proteggendo il nostro corpo dallo stress ossidativo e depurandolo.
Ma come?
L’attività antiossidante dei fenoli dell’extravergine non è la sola, né forse la più importante proprietà salutistica che questi esercitano. Vi sono altre azioni meno conosciute ma non meno importanti che influenzano molte vie metaboliche. Tra queste quelle del ferro. E’ noto che il ferro, a livello intracellulare, ha un effetto ossidativo capace di modulare l’attività cellulare fino a portarne alla morte tramite necrosi o apoptosi. Lo stress ossidativo è stato implicato in meccanismi molecolari di una varietà di malattie, tra cui malattie cardiovascolari, sindromi di ischemia, malattie neurodegenerative, cancro, oltre al normale processo di invecchiamento.
Come possono agire i fenoli in questo contesto? I composti fenolici naturali presenti nell’olio extravergine d’oliva esercitano la loro azione citoprotettiva anche tramite la chelazione del ferro intracellulare redox, evitando così la catalisi della formazione di radicali liberi deleteri vicino componenti cellulari di base, come DNA, proteine e lipidi. Non agiscono quindi come antiossidanti ma ancor prima, evitando la formazione di radicali liberi. Un meccanismo plausibile per questa interazione è correlato ad una riduzione di assorbimento del ferro indotta da polifenoli.
Un esperimento condotto su ratti, divisi in due gruppi (dieta con olio di mais e con l’extravergine) ha mostrato, dopo tre settimane, che le cavie alimentati con una dieta ricca di olio extravergine d’oliva avevano livelli significativamente più bassi di saturazione del ferro e transferrina sierica rispetto all’altro gruppo. Anche i livelli di perossido lipidico plasmatico sono risultati significativamente diminuiti nei ratti nutriti di olio extravergine d’oliva. Al contrario vi è stato un significativo aumento della concentrazione di ferro nel fegato nei gruppi alimentati da olio extravergine d’oliva.
Questi risultati dimostrano che una dieta integrata con olio extravergine d’oliva modifica delle concentrazioni di ferro nel siero e tessuti del fegato.